Ci ha fatto vivere, insieme. Cantare insieme quella canzone guardandoci negli occhi, sussurrarci le parole di un testo che faceva parte di noi...una seconda pelle, la
nostra colonna sonora.
Dove sono finite quelle parole? Quegli sguardi? Forse eravamo veramente "impazziti grazie al rock and roll" come dichiarano i Kasabian che fanno uscire le loro note dalla radio, cavolo, che coltellate.
O forse ero impazzita solamente io. Persa davanti ai tuoi sorrisi abbozzati, alle tue carezze, ai tuoi abbracci, completamente fuori da ogni schema razionale. Illusa che quei gesti potessero nascondere qualcosa di più, che il tempo passato insieme non era solo per prenderci in giro, seguire centinaia di concerti, viaggiare e scattare fotografie. Fotografie, che ci ritraggono insieme, felici davanti alle transenne sotto il sole, con tutti gli amici conosciuti lì per lì; proprio tu che mi hai insegnato come scattare fotografie "al verso", cavolo.
Forse non era destino, ma come ci si sta male. I mesi passati a decidere se parlarti o meno, convinti che rovinare un'amicizia fosse troppo per me, decidermi ad agire e subito la doccia fredda.
No.
Non me lo meritavo; ma come sarebbe stato vivere ancora nel dubbio? Forse meglio, forse peggio, chi può dirlo.
Adesso non ci sono più le nostre fotografie, ogni tanto penso se mai troverò il coraggio di guardarti ancora, di rivedere quel sorriso, di salutarti da lontano. Quant'è difficile...
"I hope someday that we will meet again..."
(ultimamente sto pensando a quante, quante volte non sono riuscita a farmi avanti e la cosa mi fa veramente stare non benissimo, anzi.)