mercoledì 29 ottobre 2014

Consigli per gli acquisti...ops, per la visione

Chiunque tu sia, qualsiasi opinione tu abbia dell'arte tersicorea, guarda cosa sono capaci di creare senza bisogno delle parole. Perché a volte è inutile affidare alla voce e alla difficoltà di comprensione il messaggio che arriva da un brivido sentito fin nelle viscere, che diventa movimento e coreografia.
Grazie.

Luca Bruni, Mario Ferrari (OPLAS) - estratto da "Touch"




p.s. Tutti gli aggiornamenti per spettacoli, stage ed audizioni sono disponibili sulla loro pagina Facebook https://www.facebook.com/oplas.crdumbria

Mercoledì sera.

C'è bisogno di vedersi, di abbracciarsi, di coccolarsi.
Di sedersi davanti al camino con una tazza di tisana calda.
Di vedere i loro sorrisi, di scoprire ogni volta che qualcosa è cambiato. O sei cambiato tu.
Di raccontarsi, di vivere insieme anche solo per poche ore.
Di sapere che, anche se te ne vai, le tue radici rimangono lì, e nessuno può strapparle.

giovedì 11 luglio 2013

Sentire il suono. Anzi il sound.

Ieri. Ore 15.
"Prendiamo i biglietti per vedere Marco stasera?"
"Cosa? STASERA?!? Ma voi siete matti..."

Ieri. Ore 20.55. Sono seduta sulle gradinate di Piazza del Duomo, Siena. Stasera sono "alternativa": niente amicizia con la transenna, niente prima fila. In fondo alla piazza ci sono poche persone, più che altro non così interessate all'evento quanto me. Da quaggiù, aiutata dalla miopia, vedo poco il palco e i tecnici che si impegnano per quasi due ore a sistemare quello che la pioggia ha rovinato. Bene, stasera si ascolta!
Dalle prime note di #prontoacorrere alle ultime di #unaparola, passando tra tracce vecchie e nuove, arrangiamenti che danno quel quid in più ad ogni testo. Dopo le prime tre parole la lacrimuccia che ci sta sempre, ogni concerto è un insieme di stomaco chiuso, emozioni vorticose e rendersi conto che sei proprio lì, che respirerai per due ore la stessa aria, che canterai sotto lo stesso cielo. Un brivido corre lungo la schiena sulle note di Dall'Inferno, che riportano alla mente un "infuocato" Forum di Assago di quasi due anni fa, incespico un po' sui nuovi testi (colpa della scuola che mi ha fatto ascoltare poca musica!) ma mi lascio trascinare dal suono, dalle parole, dalla voce di un' "acciughina", come lo ha definito mia mamma ("ah no, devo dire alla sua mamma che gli dia più da mangiare!" il suo commento alla fine del concerto...sempre amorevolmente apprensiva lei XD ).

Ascolto. Stasera, forse perché si è fatto attendere, Marco sembra "averne di più". Potente, dolce, cattiva quanto basta, acchiappo tutte le sfumature di una voce che a parole non sono in grado di descrivere. Le porto nel cuore, e quelle sono per sempre, le emozioni arrivano ad ogni fibra del corpo per poi tornare a fare compagnia a quelle che mi accompagnano dalla "lontana" estate del 2009, quando Marco era solo un ragazzo pieno di sogni e con una gran voce ed io un'adolescente brufolosa che guardava le audizioni di X Factor per passare il tempo.


Sento il sound, stasera. E il sound è fantastico.

Grazie.

martedì 25 giugno 2013

Unintended

Sei entrato nella mia vita senza che io lo volessi. Hai sconvolto le mie amicizie, il mio modo di vedere le persone, il mio atteggiamento verso tanti aspetti della vita che non avevo considerato. Mi hai aperto gli occhi su una parte del mondo, ho rivalutato certezze inossidabili. Forse, avevo trovato un po' di felicità, quella "fetta" che spetterebbe ad ognuno di noi.
E poi?
Poi sei andato via. Puf. Sparito come nei peggiori spettacoli dell'illusionista che vive sotto casa tua, dicendo solo "domani vado via. Non so quando torno". Cavolo. Ce n'è voluto di coraggio per staccarmi dal tuo abbraccio, per rompere, forse per sempre, quell'incastro perfetto tra la mia testa e la tua spalla. Il puzzle si è rotto. "Ci sentiamo!", certo, tanto ormai tra social network e compagni bella ne abbiamo di modi per sentirci...ne abbiamo avuti. Il primo mese, i primi due, poi contatti sempre più sporadici, casuali, per dirci com'è il tempo, come stai, quel "bene" forzato e di circostanza. Che nasconde l'infinito dietro sé. Ce lo dicevamo per scherzo "mi manchi". Ma quanto avevo ragione. Mi manchi, tanto, troppo forse, per un legame nato in così poco tempo. Ma così unico, forte, che mi aveva dato l'illusione, per una volta, di aver trovato un vero amico.

Del resto eri "unintended"

venerdì 24 maggio 2013

Notre Dame mon amour ^.^


(foto di #Tangu)

Luna 
Luminosa e sola 
Vola 
Sopra i tetti vola 
Guarda 
Come d'amore si muore 

Fai luce solitaria 
Finché 
Chiaro appare il giorno 
Ma adesso, se sei la luna di questa terra 

Ascolta il grido 
Di un uomo che si è perso 
Perché tutto l'universo 
Non vale 
Il suo amore immenso per lei 
Che mai l'amerà

(foto di #Tangu)

Luna 
Come sei lontana
Così silenziosa e vana 
Ma qui 
Ruggisce il cuore della bestia umana 

Non vedi che 
Quasimodo è pazzo 
Non senti 
I tormenti e il pianto 
Un canto che violento va lassù 
Dove in cielo ci sei tu, Luna


(foto di #Tangu)



Sei sopra un mondo strano 
Che lancia 
Le sue voci in cielo 


Luna 
Mezza luna o piena 
Serena passi e te ne vai 
Guarda con che pena 
Si muore d'amore 
Quaggiù






Luna - da "Notre Dame de Paris" (http://www.youtube.com/watch?v=Ur-UEik6WkI)